selettivita
selettività s. f. [der. di selettivo, sul modello dell’ingl. selectivity]. – 1. La proprietà di una sostanza, di un fenomeno, di un apparecchio o di un dispositivo, di essere selettivo: l’assorbimento della luce da parte dei corpi colorati presenta una spiccata s.; monocromatore di grande s.; s. di un catalizzatore, la caratteristica di un catalizzatore di orientare il decorso di un processo chimico verso l’ottenimento di determinati prodotti finali. Con sign. specifico, in riferimento al fenomeno della risonanza, s. di un risonatore, la capacità del dispositivo di separare la frequenza di risonanza dalle altre frequenze eccitanti, che può essere espressa da un parametro detto selettanza, generalmente definito come il rapporto tra la risposta alla frequenza di risonanza e la risposta per una frequenza che differisca dalla prima di un valore prefissato, o anche tramite l’intervallo di s., definito come l’intervallo di frequenze intorno alla frequenza di risonanza per le quali il precedente rapporto si mantiene superiore a un valore prefissato; in partic., s. di un radioricevitore, la capacità del ricevitore di separare il segnale che si vuole ricevere da altri a frequenze diverse: l’intervallo di selettività deve essere sufficientemente ristretto per attenuare i segnali delle stazioni adiacenti, ma anche abbastanza esteso da contenere l’intero spettro delle frequenze di modulazione; alcuni ricevitori, detti a s. variabile, permettono di adattare l’intervallo di selettività alle varie condizioni di ricezione. 2. Carattere di ciò che è basato su criterî selettivi: la rigida s. di alcuni tipi di scuola; o che consente, che attua una selezione: la s. di un test attitudinale; in partic., di un fitofarmaco, la qualità di essere selettivo nei riguardi di determinati parassiti, e di aver quindi uno spettro d’azione limitato.