segreto1
segréto1 (letter. o dial. secréto) agg. [lat. secrētus, propr. part. pass. di secernĕre «separare, appartare»]. – 1. letter. Appartato, nascosto, che si tiene o viene tenuto in disparte: Ora sen va per un secreto calle ... Lo mio maestro (Dante); gemeranno gli antri Secreti, e tutta narrerà la tomba Ilio raso due volte (Foscolo); il secreto usignuolo entro le fronde (Carducci), che sta nascosto nel fogliame; Spillò la botte d’un segreto vino (Pascoli), d’un vino tenuto gelosamente nascosto. 2. a. Nascosto, ignorato, che non è o non deve essere conosciuto da estranei: un passaggio s.; porta, scala, uscita s.; quella strada segreta che lui solo sapeva e che passava attraverso tutti i boschi (I. Calvino); restare, rimanere s.; tenere s. qualcosa. b. Che è fatto di nascosto, evitando che altri ne siano a conoscenza: incontro, convegno s.; una relazione s.; carteggio s.; maneggi, colloquî s.; avere un appuntamento s.; matrimonio s. (Il matrimonio segreto è anche titolo di un’opera comica di D. Cimarosa rappresentata nell’anno 1792); o di cosa di cui si cerca di non far conoscere l’esistenza: trattato s.; esperimenti s.; piani s.; società s. (v. società, n. 2 a); servizî s., organismi che agiscono al di fuori del controllo pubblico e spesso con mezzi non conformi alla legge, per difendere lo stato e le istituzioni da eventuali nemici esterni e interni. Più genericam., di cosa tenuta celata (in sé o nella sua reale natura): formula s.; armi s.; talora più vicino a riservato: è una notizia s., segretissima; e in contrapp. a ciò che è manifesto, palese: avere delle virtù, delle doti segrete. Per estens., di cosa che, senza essere ignorata, non è accessibile o è accessibile solo a un ristretto numero di persone: archivio s., laboratorio s.; riti s., codice s., e sim. Talora l’agg. allude non a cosa o fatto che si vuol tenere nascosti, ma al modo con cui avvengono o sono impiegati, e sim.: votazione con voto s. e a scrutinio s. (v. scrutinio, n. 2 a); fondi s., destinati a spese di natura riservata e il cui impiego non deve essere giustificato (v. fondo3, n. 2 a). Riferito a persona, che non si manifesta, che non si fa conoscere per quello che realmente è: un agente s.; un amante s.; amico, nemico segreto. c. Riposto, intimo: nelle più s. fibre; da le segrete Sedi del mio pensiero escono i versi (Parini); O sera! ... Sempre scendi invocata, e le secrete Vie del mio cor soavemente tieni (Foscolo); né tutta mai Questo libro pudico osato avria Dirti l’ebbrezza del mio cor segreto (Manzoni), della parte più riposta del mio cuore. Più spesso, di ciò che avviene o che si forma nell’intimo (della mente, del cuore): disegno s.; aspirazioni s.; riusciva a leggere i miei più s. pensieri; e riferito a sentimenti che rimangono chiusi nel cuore, che non si palesano: gioia s., s. rimpianto; speranza s.; tra loro c’è sempre stata una s. rivalità, un rancore s., una gelosia segreta. 3. Privato, particolare: cameriere s., scopatore s., dignitarî della corte pontificia (v. cameriere, n. 2; scopatore, n. 1). In partic., consiglio s., negli stati assolutistici, il collegio dei più alti funzionarî dell’amministrazione centrale, che viene consultato direttamente dal sovrano: Attilio ... andò, come aveva promesso a don Rodrigo, a far visita al loro comune zio del Consiglio segreto (Manzoni, che fa seguire la spiegazione: «Era una consulta, composta allora da tredici personaggi di toga e di spada, da cui il governatore prendeva parere, e che, morendo uno di questi, o venendo mutato, assumeva temporaneamente il governo», Pr. Sp., cap. XVIII); l’espressione è stata però usata anche con sign. più generico, per indicare un consiglio privato, particolare; consigliere s., membro d’un consiglio segreto. 4. non com. Di persona che sa custodire e tenere dentro di sé quello che le è stato confidato segretamente, o che comunque non rivela cose riservate di cui sia venuta a conoscenza: un amico, un confidente s. e fidato. Anticam., con uso sostantivato, persona cui si confidano segreti, confidente: elli in tutto suo segreto il feo, Amando lui più ch’altro servidore (Boccaccio). 5. letter. Con valore avverbiale, di nascosto, in segreto: Fuor d’una mìrtea macchia escon secrete Le tortorelle (Foscolo). ◆ Avv. segretaménte, di nascosto, in modo segreto, non manifesto: agire, trafficare segretamente; si incontrano segretamente; sono partiti segretamente; i golpisti hanno tentato segretamente di rovesciare il governo; E ’l savio mio maestro fece segno Di voler lor parlar segretamente (Dante).