seduta
s. f. [der. del v. sedere]. – 1. non com. a. Lo stare seduto o seduti, soltanto nell’espressione votare per alzata e seduta, e cioè alzandosi in piedi coloro che sono favorevoli alla proposta in votazione, restando seduti quelli che sono contrarî (e viceversa, poi, per la controprova). b. Sinon. di sedile (nel sign. 1 b): s. in paglia, in tessuto; poltroncina con s. e schienale in cuoio. 2. a. Riunione di più persone per esaminare, discutere e deliberare: le s. della Camera dei deputati, del Senato; è stata indetta una nuova s. del Consiglio comunale; il consigliere è in s.; s. pubblica, segreta, ordinaria, straordinaria; aprire, chiudere, sospendere, togliere o levare, rimandare, rinviare la s.; s. fiume, protratta per lunghissimo tempo, anche come accorgimento ostruzionistico, attuato in parlamento per ostacolare con discorsi interminabili l’approvazione di una legge; s. del tribunale, pubblica udienza in cui si discutono una o più cause; s. di laurea, durante la quale viene discussa la tesi, al termine di un corso di studî universitario, e viene conseguito il titolo di dottore. Per analogia, s. spiritica, riunione durante la quale si svolgono pratiche di spiritismo. In costruzione assol., s. stante, durante la seduta stessa, e per estens. (anche quando non si tratti di sedute o di altre riunioni), sul momento, immediatamente: fu licenziato s. stante; hanno deciso, s. stante, di partire. b. estens. Incontro che si svolge in un ambiente determinato (studio, ufficio, ambulatorio, e sim.) tra un professionista e un cliente, per consultazioni, o anche cure, interventi terapeutici di vario tipo: avere una s. con il dentista, con lo psicanalista; gli hanno prescritto una decina di sedute di fisioterapia; ho avuto una lunga s. dal commercialista per compilare la denuncia dei redditi. In partic., ciascuna posa di un modello davanti a un pittore o a uno scultore: gli ha fatto un bellissimo ritratto in sole tre sedute.