sedare
v. tr. [dal lat. sedare «quietare, far cessare un moto», corradicale di sedēre, rispetto al quale ha valore causativo] (io sèdo, ecc.), letter. – 1. Placare, calmare: s. la sete, s. il dolore; s. uno stato d’agitazione, di ansia; poi che con la abondevole diversità de’ cibi avemmo sedata la fame (Sannazzaro). 2. Reprimere, soffocare, far cessare: s. una rivolta, un tumulto; l’insurrezione fu finalmente sedata. Meno com. con uso fig.: s. le passioni; questa smania si prolungò cotanto, ch’io disperava di più sedarla (Pellico). 3. Come intr. pron., sedarsi, nelle due accezioni, calmarsi, cessare: speravo che il dolore si sedasse presto; attendeva che la rivolta si fosse sedata.