sdoppiamento
sdoppiaménto s. m. [der. di sdoppiare2]. – 1. Lo sdoppiare, lo sdoppiarsi, nel senso di rendere doppio, di divenire duplice: s. dell’immagine visiva; s. di una cattedra universitaria. 2. In cinematografia, trucco per il quale un attore appare sdoppiato in due figure sullo stesso quadro; si ottiene con una doppia impressione sulla pellicola. 3. In geografia antropica, s. dei centri, fenomeno frequente nella zona collinare subappenninica e lungo le coste della nostra penisola: consiste nel formarsi, vicino a un centro abitato preesistente (per emigrazione da questo) di un nuovo centro, che di solito acquista maggiore importanza per le migliori condizioni rispetto alla viabilità e all’altitudine. 4. In medicina, s. dei toni cardiaci, l’effetto acustico prodotto dalla chiusura non sincrona delle valvole del cuore, che può avere significato patologico (per es., aumento di pressione nel piccolo circolo) o fisiologico (spec. nei bambini). 5. In psichiatria, s. della personalità, grave disturbo psichico per cui l’individuo si comporta, per periodi di tempo più o meno lunghi, come se una seconda e diversa personalità sostituisse quella abituale. Nel linguaggio com., anche con uso assol.: essa rammentava queste sue scenate come un sogno spaventoso di sdoppiamento (Morante).