scuffiare
v. intr. e tr. [prob. voce di origine onomatopeica; per il sign. 3, cfr. scuffia, n. 2] (io scùffio, ecc.), non com. – 1. intr. (aus. avere) Espirare rumorosamente l’aria attraverso le narici, con riferimento a chi è stato immerso sott’acqua e, per estens., a chi ha mangiato troppo in fretta e avidamente: E scuffian, che parean dell’acqua usciti (Pulci). 2. tr. Mangiare con avidità, ingordamente; quasi sempre assol. o con la particella pron.: è uno che scuffia volentieri; si è scuffiato un pollo intero; Si mangiava e scuffiava e si bevea Con una divozion contemplativa (C. Gozzi). 3. intr. (aus. avere) Nel linguaggio marin., capovolgersi, soprattutto di una imbarcazione a vela.