scudato
p. pass. e agg. In senso figurato, coperto come da uno scudo, riparato. ◆ La maggior parte dei soldi proviene dalla Svizzera. A questi si devono aggiungere gli altri milioni (non è disponibile il dato scorporato per regioni) rientrati fra novembre e gennaio. È un percorso lento, non siamo al boom dei conti scudati (cioè coperti), tuttavia qualcosa, fra mille cautele, si sta muovendo. (Laura Montanari, Repubblica, 24 marzo 2002, Firenze, p. VII) • Non c’è soltanto l’orizzonte tinto di sangue di una religione per cui tutto può essere (incomprensibilmente per noi che ci crediamo scudati da uno zuccherino costituzionale) blasfemo: l’opinione, la riflessione di parola scritta o detta in pubblico, è messa in croce, fregata, ingaglioffata, (Guido Ceronetti, Stampa, 15 marzo 2007, p. 1, Prima pagina).
Derivato dal s. m. scudo con l’aggiunta del suffisso -ato.