scudare
v. tr. In senso figurato, coprire come con uno scudo, occultare. ◆ [Romano Prodi] Non può infatti ignorare che un campione dell’evasione è quel Giovanni Consorte che inguattò all’estero una retribuzione di 5 milioni 400mila e 79 euri (sui quali avrebbe dovuto pagare una tassa di svariate centinaia di migliaia di euri). Soldi che in seguito fece rientrare «scudandoli» (neologismo coniato da Consorte medesimo, pratico di quei traffici, per indicare le somme reintrodotte in Italia grazie al deprecatissimo Scudo fiscale). (Paolo Granzotto, Giornale, 1° aprile 2006, p. 38, Commenti) • l’elenco è lungo: ci sono Consorte e [Ivano] Sacchetti che utilizzano le plusvalenze realizzate grazie a [Emilio] Gnutti per acquistare pronti conto termine, proprio come [Gianfranco] Boni ha confermato ieri in aula. C’è la descrizione minuziosa del meccanismo che sarebbe stato studiato da [Claudio] Zulli così da «“scudare” con artifici e raggiri» 11 milioni di euro «così inducendo in errore l’amministrazione finanziaria dello Stato... procurandosi un ingiusto profitto» grazie a un regime di tassazione del 2,50%. (Luca Fazzo e Ferruccio Sansa, Repubblica, 16 giugno 2006, p. 40, Economia).
Derivato dal s. m. scudo con l’aggiunta del suffisso -are1.