scrambling
s. m. inv. Sistema crittografico, tecnica di alterazione del contenuto digitale, reso fruibile solo da chi è in possesso della chiave di decrittazione necessaria. ◆ Il trailer, presentato l’altro ieri a Las Vegas nel corso di una convention per operatori del settore cinematografico, ha già fatto il giro del mondo, creando qualche problema anche negli Stati Uniti: la scena infatti è stata mandata in onda dalle varie reti televisive americane dopo il taglio dei dieci secondi più «forti», e le parti intime della [Nicole] Kidman sono state coperte con la tecnica dello scrambling, che le ha rese indistinguibili. (Andrea Silenzi, Repubblica, 12 marzo 1999, p. 54, Spettacoli) • finché film e musica continueranno ad essere distribuiti su un supporto fisico digitale, nessuno potrà mai impedirne la clonazione ad infinitum. A dire il vero le hanno provate tutte: filtri digitali, scrambling («pasticciamento») del contenuto per essere ricreato solo al momento della riproduzione, schemi di protezione che hanno avuto come unico risultato quello di rendere inutilizzabili i Cd o i Dvd su molti riproduttori. (Toni De Marchi, Unità, 9 gennaio 2005, p. 19, In scena).
Dall’ingl. scrambling (‘il rendere indecifrabile, il codificare, il criptare’).