scorporo
scòrporo s. m. [der. di scorporare1]. – L’atto, l’operazione, il provvedimento con cui si scorpora una parte di beni mobili o immobili dalla consistenza globale; in senso concr., la parte stessa di beni scorporata. Il termine, già usato nella legge stralcio della riforma fondiaria dell’ottobre 1950 per indicare l’espropriazione parziale di proprietà fondiarie soggette alle disposizioni della legge stessa, è oggi in uso nella locuz. s. di impresa, operazione per cui un’azienda, o un ramo di azienda dotato di autonoma capacità di reddito, vengono conferiti a un ente (una società di nuova costituzione, o una società già esistente) giuridicamente diverso dall’impresa che effettua il conferimento (con accezione partic., s. dell’IVA, v. scorporare1, n. 2). 2. Nella legge elettorale italiana in vigore dal 1993 al 2005, prendeva il nome di s. la sottrazione alla lista collegata al candidato che si aggiudicava un seggio col sistema maggioritario di una certa quantità dei suffragi conseguiti dalla lista stessa col sistema proporzionale (tutti quelli ottenuti al Senato e una parte di quelli ottenuti alla Camera).