sconvinto
p. pass. e agg. Non convinto, poco convinto. ◆ Non vorrei urtare il fronte degli intellettuali che da anni guerreggiano contro gli storici «revisionisti». […] più invecchio e più ho in uggia i discorsi ascoltati mille volte: mentre i discorsi dei «revisionisti», anche quando mi lasciano sconvinto, non hanno mai nulla di canonico, scontato, muffito. (Sandro Viola, Repubblica, 8 novembre 2001, p. 42, Cultura).
Derivato dal p. pass. e agg. convinto con l’aggiunta del prefisso s-.
Già attestato nella Repubblica del 7 agosto 1987, p. 1, Prima pagina (Sandro Viola).