sconquassare
v. tr. [der. di conquassare, col pref. s- (nel sign. 6)]. – Scuotere, urtare violentemente, in modo da provocare gravi danni, spec. scompaginando e sconnettendo: la tempesta ha sconquassato la nave; la furia del vento minacciava di s. le capanne dei pescatori; con una spallata sconquassò la porta; come intr. pron., dissestarsi, rovinarsi: le automobili, su queste strade di campagna, si sconquassano presto. Per estens., scombussolare, causare indolenzimento, agitazione di stomaco e malessere generale: il lungo viaggio in pullman mi ha sconquassato (o mi ha sconquassato lo stomaco); e, in senso fig., sconvolgere: sentì che la follia stava per sconquassarle il cervello (Capuana). ◆ Part. pass. sconquassato, anche come agg., gravemente danneggiato, rovinato: una vecchia vettura tutta sconquassata; il Principe fissava il pavimento della stanza logoro e sconquassato (Palazzeschi); una capanna sconquassata fatta di tronchi sovrapposti (Piovene); in senso estens. e fig., scombussolato, sconvolto e sim.: sentirsi tutto sconquassato.