sconfiggere1
sconfìggere1 v. tr. [dal provenz. ant. esconfire (che è il lat. *exconficĕre, propr. «annientare», comp. di ex- e conficĕre «sfinire, abbattere»), rifatto come se fosse un derivato di configgere] (io sconfiggo, tu sconfiggi, ecc.; pass. rem. sconfissi, sconfiggésti, ecc.; part. pass. sconfitto). – 1. Vincere in battaglia un nemico, sbaragliarlo: i Greci sconfissero i Persiani a Maratona; s. la flotta, l’armata avversaria; battere un nemico in guerra, in una campagna militare: Napoleone non riuscì mai a s. l’Inghilterra; la Germania, pur vincitrice di molte battaglie, fu sconfitta nella prima e nella seconda guerra mondiale. 2. a. estens. Vincere, battere un avversario, spec. in competizioni sportive e in lotte e battaglie simboliche in campo politico, economico e sociale, in dispute, discussioni e sim.: la squadra di calcio locale è riuscita a s. quella avversaria; nelle ultime elezioni i partiti di centro hanno sconfitto le forze estremiste. b. fig. Superare una forza antitetica, contraria; debellare una malattia, o un male morale o sociale: i progressi fatti finora nel campo della ricerca fanno sperare che questa terribile malattia possa essere presto sconfitta; s. il male, il vizio, il terrorismo; la corruzione dilagante può essere sconfitta solo da una decisa azione di risanamento morale. ◆ Part. pass. sconfitto, anche come agg., vinto, battuto: restare, riconoscersi sconfitto; e sostantivato: il triste ritorno degli sconfitti.