scomunicato
agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di scomunicare]. – Colpito da scomunica: un eretico, un sacerdote, un sovrano s.; come sost.: uno s.; gli scomunicati. Per estens., di comportamento che manca del dovuto rispetto per ciò che è sacro: gente che ha un linguaggio tanto scomunicato (Segneri). In senso fig., privo di sentimenti umani, truce, losco: vede presentarsi e venire avanti due logori e sudici vestiti rossi, due facce s., due monatti, in una parola (Manzoni).