scombuiare
(ant. o region. scombugliare) v. tr. [forse der. del lat. bulla «bolla1» (cfr. subbuglio)] (io scombùio, ecc.), non com. – Mettere in disordine; in senso fig., frastornare, confondere, turbare: i cervelli scombuiar co’ casi Colle sintassi e l’etimologie (Zanella); parole dirette a commuovere il mio cuore e scombuiare il mio spirito (Capuana); le subite crisi che avvolgono e scombuiano certe anime strane (Beltramelli). Anche nell’intr. pron., scombuiarsi, spec. in senso fig., scombussolarsi, turbarsi, confondersi: a quella notizia si è tutto scombuiato; già la mente si scombuiava nell’abisso del nulla e dell’obblio (I. Nievo). ◆ Part. pass. scombuiato, anche come agg., scombussolato, frastornato, turbato: la notizia lo ha lasciato scombuiato per tutta la giornata; egli ansava, col cuore in tumulto, la mente scombujata (Pirandello).