scolice
scòlice s. m. [dal lat. scolex -ēcis, gr. σκώληξ σκώληκος «verme»]. – In zoologia, l’estremità anteriore del corpo dei platelminti cestodi, in genere foggiata a clava, e dotata di formazioni ghiandolari adesive (botrî o botridî o ventose) e uncini, con cui il parassita si attacca ai tessuti interni dell’ospite. Lo scolice può portare all’apice, come nella specie Taenia solium, il rostello, ed è in genere seguito dal collo, regione proliferativa non segmentata da cui hanno origine le proglottidi.