scolaro
(ant. scolare, scolàio) s. m. (f. -a) [lat. mediev. scholaris, sost., dal lat. tardo scholaris, agg., «scolastico», der. di schola: v. scuola]. – 1. Chi frequenta una scuola, spec. elementare e in genere della fascia dell’obbligo (è sinon. meno frequente di alunno e si contrappone a studente, con cui si indica soprattutto chi frequenta una scuola media superiore o un corso universitario): una classe di 20 s.; è uno s. attento, studioso, diligente o pigro, svogliato, ecc. In età medievale e rinascimentale indicò anche gli studenti universitarî. 2. a. Chi segue l’insegnamento di un maestro o l’indirizzo di una scuola artistica, filosofica, letteraria, scientifica; allievo, discepolo: De Sanctis fu s. di Basilio Puoti; Cimabue ebbe Giotto come s.; gli s. di Enrico Fermi; i più illustri s. dello Studio patavino. b. Più genericam., chi impara qualche cosa da altri (anche iron.): è uno s. che ha superato il maestro nell’arte di arrangiarsi. ◆ Dim. scolarétto (v.); spreg. scolarùccio; pegg. scolaràccio.