sciogliere
sciògliere (pop. o letter. sciòrre) v. tr. [lat. exsolvĕre, comp di ex- e solvĕre «slegare, sciogliere»] (io sciòlgo, tu sciògli, ecc.; pass. rem. sciòlsi, sciogliésti, ecc.; fut. scioglierò, pop. o poet. sciorrò; part. pass. sciòlto). – 1. a. Disfare un nodo, un legame, un intreccio, liberando, rendendo indipendenti gli elementi che lo costituivano: sc. il nodo della cravatta; sc. un fiocco; sc. i lacci delle scarpe (e, nell’intr. pron.: mi si è sciolto il laccio di una scarpa); sc. le catene, gli ormeggi; sc. i capelli; sc. le trecce; sc. le dita (intrecciate); sciolse al mio petto la croce Ch’i fe’ di me quando ’l dolor mi vinse (Dante). Aprire disfacendo i legami: sc. un pacco; sc. un sacco (o la bocca di un sacco); poi, sciogliendo le balle, tutte, fuor che due ... piene le trovò di capecchio (Boccaccio); fra Galdino, levatasi di nuovo la bisaccia, la metteva giù, e ne scioglieva la bocca, per introdurvi l’abbondante elemosina (Manzoni). Più genericam., aprire una qualsiasi chiusura: chiedi Umilemente che ’l serrame scioglia (Dante), che apra la porta del Purgatorio. Nel linguaggio marin., sc. le vele (più com. mollare le vele), eseguire la manovra di apertura delle vele al vento, manovra in cui si comincia con lo sciogliere (o mollare) i terzaioli. Con uso assol., nel linguaggio letter., salpare (sign. su cui ha influito direttamente l’analogo uso del lat. solvere): Enea, per riposar pria che sciogliesse, S’era a dormir sopra la poppa agiato (Caro); con lo stesso sign. l’espressione sc. il legno, o sim. (cfr. il lat. solvere navem), anche in senso fig., intraprendere qualche cosa: e quinci io debbo Sciorre il mio legno, e co’ precetti miei Te ad alte imprese ammaestrar cantando (Parini). b. Liberare persone o animali da legami che ne impediscano il libero movimento: sc. il prigioniero, gli ostaggi; incontanente mandò che i due giovani fossero dal palo sciolti (Boccaccio); sc. il cane, i cani, liberandoli dal guinzaglio; sc. i cavalli dal carro; sc. i buoi dal giogo. Nel rifl., liberarsi da ciò che lega, che tiene avvinto: sciogliersi dai lacci, dalle catene; sciogliersi dalla stretta dell’avversario (per es., in un incontro di lotta); più genericam., staccarsi, separarsi: si sciolse dall’abbraccio; alcuni credono che al momento della morte l’anima si sciolga dal corpo. c. Per estens., liberare da quanto impedisce, trattiene o ritarda, rendere sciolto, in partic. usi estens. e fig.: sc. la lingua, iniziare a parlare, parlare speditamente, ma sc. la lingua a qualcuno, indurlo o costringerlo a parlare: so io come sciogliergli la lingua!; sc. la voce al canto, letter., cominciare a cantare; sc. le labbra, aprirle a parlare: Mentr’ella sciolse a questi detti il labbro (Foscolo); sc. un canto, un inno, innalzarlo, elevarlo: E scioglie all’urna un cantico Che forse non morrà (Manzoni). d. Riferito a parti del corpo, alla muscolatura, rendere più agile ed elastico, migliorandone la funzionalità: fare un po’ di esercizio per sc. i muscoli (e analogam., sc. le braccia, le gambe); fam., sc. il corpo, o il ventre, provocare o facilitare l’evacuazione. Nell’intr. pron., in senso fig., acquisire maggiore disinvoltura nel comportamento: all’inizio era molto impacciato, ma ora comincia a sciogliersi. 2. Con riferimento a più persone riunite, o anche idealmente unite, licenziarle, mandarle libere (annullando, in qualche caso, provvisoriamente o definitivamente, il vincolo o il motivo che le univa); per lo più con nomi collettivi: sc. la seduta (e, come intr. pron., la seduta si è sciolta alle ore 18); sc. l’assemblea, il consiglio d’amministrazione, la commissione, la giunta, espressioni con le quali talora se ne indica anche la cessazione, così come in sc. una società, sc. il Parlamento, sc. le Camere, sc. un partito (v. scioglimento). Anche, disperdere, dividere e far allontanare persone riunite in gruppo per un determinato scopo: sc. un comizio non autorizzato; l’assembramento fu sciolto dalla polizia; e come intr. pron.: i dimostranti furono invitati a sciogliersi; con sign. più ampio: la comitiva si è sciolta a notte inoltrata. 3. Porre termine a un’obbligazione, a un legame, a un vincolo di carattere contrattuale o morale: sc. il contratto; sc. il matrimonio; in partic., sc. la riserva, annullare la riserva fatta circa l’accettazione di quanto è stato offerto o proposto: il presidente incaricato si è recato dal capo dello stato per sc. la riserva. In alcuni contesti, adempiere un impegno assunto: sc. la promessa, sc. un obbligo; e qui devoto Il gran Sepolcro adora e scioglie il voto (T. Tasso). Con sign. diverso, liberare una persona da un obbligo comunque contratto, esentandola dal doverlo assolvere: sc. da un impegno, da una promessa, dal segreto d’ufficio; con l’autorità che ho dalla Chiesa, vi dichiaro sciolta dal voto di verginità (Manzoni). Cfr. l’analogo duplice sign. di assolvere. 4. a. Fondere, far passare una sostanza dallo stato solido allo stato liquido: il sole ha cominciato a sc. la neve; frequente l’intr. pron., con sign. analogo: la neve si è già sciolta (anche nell’infinito sostantivato: al primo sciogliersi delle nevi), o con quello di fondersi, liquefarsi: il burro si sta sciogliendo; vicino al calore la cera si scioglie. Per estens., ammorbidire, rendere friabile ciò che era compatto, indurito: Si respira una dolce aria che scioglie Le dure zolle (Pascoli). b. Mettere, portare in soluzione una sostanza: sc. una bustina di medicinale, sc. una pastiglia in mezzo bicchiere d’acqua; e come intr. pron.: nel caffè freddo lo zucchero stenta a sciogliersi. c. Con uso iperb. e fig., come intr. pron., sciogliersi in lacrime, piangere dirottamente, a lungo, con accoramento: spesso la trovavo che si scioglieva in lacrime e non arrivavo mai ad ottenere da lei una spiegazione del suo dolore (Svevo); assol. sciogliersi, fam. e per lo più scherz., commuoversi, intenerirsi e sim.: il nonno, quando vede il nipotino, si scioglie tutto. 5. Con sign. affine a risolvere: a. Chiarire, o superare, qualche cosa di difficile, di complicato: sc. un enigma, un rebus, una sciarada, trovarne la soluzione; sc. un problema, una difficoltà, un dubbio (e, con uso fig. del sign. principale del verbo: ci sono ancora molti nodi da sc., molte questioni importanti, particolarmente intricate o controverse, da superare o chiarire); Agnese, come più esperta, sciolse, con poche parole, tutti que’ dubbi, e spiegò tutto il mistero (Manzoni). b. Sc. un’abbreviazione, sostituire all’abbreviazione la parola o le parole per intero; analogam., sc. una sigla, sostituire a ogni lettera la parola corrispondente; in paleografia, sc. un nesso, interpretarlo scomponendolo nei singoli elementi costitutivi, e sc. un’abbreviazione, integrare le lettere soppresse per troncamento o per contrazione. c. Nell’intr. pron., con riferimento all’intreccio di un’opera narrativa o drammatica o di un film, risolversi, avviarsi a una conclusione logica e naturale oppure imprevista: il dramma si scioglie felicemente; la commedia classica si scioglieva spesso con un riconoscimento; il film si scioglie con l’inattesa confessione del vero colpevole. È sinon. di risolversi, concludersi anche in altri casi, o con riferimento ad altre situazioni: Ma poi l’ira, il dolor, la meraviglia Si sciolse in riso (Giusti). ◆ Part. pass. sciòlto, anche come agg., v. la voce.