sciocchezza /ʃo'k:ets:a/ s. f. [der. di sciocco]. - 1. a. [mancanza o scarsezza di capacità intellettive: dare prova di grande s.] ≈ balordaggine, (non com.) buaggine, cretineria, idiozia, imbecillità, scempiaggine, (non com.) scioccherìa, stoltezza, stupidità. ↔ (non com.) accorgimento, accortezza, acume, astuzia, avvedutezza, furberia, intelligenza, perspicacia, sagacia, scaltrezza. b. (estens.) [cosa fatta o detta in modo sciocco: ho commesso la s. di fidarmi di loro] ≈ (fam.) baggianata, (fam.) cretinata, (fam.) cretineria, (fam.) fesseria, (fam.) idiozia, insensatezza, (fam.) scemenza, scempiaggine, stupidaggine. ↔ (fam., iron.) bravata, (pop.) drittata. c. (estens.) [atto imprudente, compiuto senza giudizio e sim.: in passato ha commesso una s. di cui paga ancora duramente le conseguenze] ≈ (fam.) bestialità, (pop.) cappellata, (volg.) cazzata, imprudenza, leggerezza, (volg.) stronzata, (fam.) stupidata. ⇑ errore, sbaglio. d. [atto inconsulto, azione violenta o delittuosa: è così sconvolto che temo faccia qualche s.] ≈ follia, pazzia. 2. (fig.) [cosa o fatto di nessuna importanza: non prendertela per una s. simile; è solo un pensierino per te, una s.] ≈ bagattella, bazzecola, (region.) briccica, cosa da nulla, inezia, minuzia, nonnulla, quisquilia, (fam.) scemenza, stupidaggine, (non com.) zacchera.