scintillazione
scintillazióne s. f. [dal lat. scintillatio -onis, der. di scintillare]. – 1. ant. o letter. Il fatto, il fenomeno di scintillare (spec. in senso fig.): avea negli occhi a tratti scintillazioni quasi dolorose (D’Annunzio); come una sc. di rapida vita gli esultò d’un tratto ebbra pel corpo (Boine). 2. a. In astronomia, apparente tremolio e variazione rapida e irregolare dello splendore e del colore della luce emessa dalle stelle, come conseguenza dello stato di continua turbolenza dell’atmosfera terrestre che fa variare l’indice di rifrazione dei varî strati atmosferici da punto a punto e da istante a istante: bene filosoferemo referendo la causa della sc. delle stelle fisse al vibrar che elle fanno dello splendore proprio (Galilei). Nei pianeti, che sono invece sorgenti luminose di apprezzabile diametro, gli effetti della scintillazione per fasci di luce provenienti da punti diversi del disco si compensano, così da rendere fissa la luce riflessa dal pianeta stesso. b. L’analogo fenomeno offerto da una qualsiasi sorgente di radiazioni luminose (per es., la sc. di un faro) e, più generalm., elettromagnetiche (per es., la sc. di una radiostella). 3. a. In fisica, fenomeno, detto anche radioluminescenza, consistente nell’emissione, da parte di determinate sostanze (scintillatori), di luce, per fluorescenza o per fosforescenza, allorché sono colpite da radiazioni. b. Contatore a sc., o scintillatore, contatore di particelle costituito da una lastra di materiale scintillante, nel quale la luce di scintillazione emessa al passaggio di una particella viene raccolta (solitamente attraverso una guida di luce) su un fotomoltiplicatore che la trasforma in un impulso elettronico.