scintillare
v. intr. [lat. scintillare] (aus. avere). – 1. non com. Emettere, sprigionare scintille; sfavillare: il ferro incandescente scintillava sotto i colpi del maglio. 2. estens. Risplendere di luce viva, spec. se tremula e di breve durata: le stelle scintillano nel cielo; tra la cima e ’l basso Si movien lumi, scintillando forte Nel congiugnersi insieme e nel trapasso (Dante); mandare brevi e frequenti guizzi luminosi a contatto della luce: un brillante le scintillava al dito; a ogni suo movimento le paillettes del vestito scintillavano; il lago scintillava al chiaro di luna; l’uomo di guerra che ama la sua spada ... e ne fa sc. al sole il tersissimo acciaio (Carducci); in senso fig., riferito agli occhi, accendersi di vivida luce, risplendere, come manifestazione di un sentimento interiore: a quelle parole i suoi occhi scintillarono di gioia, di soddisfazione, di rabbia, di furore; raro e poet. con uso trans.: gli occhi, Che pur dianzi Scintillavano ardor, grazia e fierezza, Si fêr torbidi e gravi (Caro). In fisica, emettere luce per scintillazione. ◆ Part. pres. scintillante, con valore verbale e di agg.: guardava le stelle scintillanti nel cielo; occhi scintillanti di sdegno; la sua felicità traspariva dallo sguardo scintillante; come agg., in senso fig., vivace, pieno di brio: una conversazione scintillante; prosa, stile scintillante. In fisica, detto della sostanza in cui si riscontra il fenomeno della scintillazione. In araldica, attributo del fuoco, del carbone, del fulmine, della sfera del fuoco che sprizzano scintille dello stesso o di diverso smalto.