sciarada
s. f. [dal fr. charade, e questo dal prov. charrado «chiacchierata, conversazione», der. di charrá «chiacchierare» di origine onomatopeica come l’ital. ciarlare]. – 1. In enigmistica, gioco di parole in cui si chiede di indovinare una parola sulla base di definizioni generiche e allusive della parola stessa e dei due o più elementi semanticamente autonomi in cui essa può essere scomposta, segnalati con nomi convenzionali (rispettivam. intero o totale, primiero, secondo, ecc.) o con puntini o segni tipografici speciali (sciarade diagrammatiche), per es.: rosario (intero) si scompone in rosa (primiero) e rio (secondo); sc. a frase, in cui una parola può risultare da un’intera frase, in genere ritenuta valida se la parola intera e la frase sono omografe (per es. incameramento da in camera mento); sc. incatenata, in cui le varie parti hanno una o più lettere o sillabe in comune (per es., collazione, risultante da colla, Lazio e azione). 2. fig. Problema, questione, situazione complicata e inestricabile, difficile da risolvere: questa storia è una sc., non ci capisco nulla; la politica interna in questo periodo è una vera e propria sciarada.