sciacquare
v. tr. e intr. [lat. exaquare (der. di aqua, col pref. ex-) «lavare, bagnare con acqua»]. – 1. tr. Lavare, ripassare nell’acqua: sc. i piatti, i panni, il bucato, dopo averli insaponati o immersi in una soluzione detergente; lavare l’interno di un recipiente mettendovi dell’acqua e agitandola: sc. una bottiglia, un fiasco, una botte; sciacquarsi la bocca, con una boccata d’acqua che poi si risputa fuori; anche in alcuni usi estens. o fig.: prenderei volentieri un amaro, tanto per sciacquarmi la bocca; sciacquarsi la bocca sul conto di qualcuno, sparlarne; sciacquarsi lo stomaco, bere a digiuno. 2. intr. (aus. avere) Frangersi lieve e continuo delle onde o della corrente sulla spiaggia, su una riva: si sentiva la corrente sc. intorno ai sassi del guado (R. Viganò); anche assol. e con uso sostantivato: Né più cantò che il mare su la spiaggia Con lo sciacquare dell’eterne ondate (Pascoli).