schiudere /'skjudere/ [lat. excludĕre "escludere"] (coniug. come chiudere). - ■ v. tr. 1. [produrre un'apertura lieve, o lenta, o parziale, di qualcosa: s. una porta; s. le palpebre] ≈ aprire, dischiudere, (lett.) disserrare. ↑ spalancare. ↔ chiudere, rinserrare, serrare, stringere, (fam.) strizzare. ↓ socchiudere. 2. (fig.) [cominciare a rendere concreta una strada, una possibilità e sim.: le sue promesse sembravano schiudermi un migliore avvenire] ≈ aprire, dischiudere, preannunciare, prospettare. ↑ spalancare. ↔ impedire, ostacolare, sbarrare le porte (a). ■ schiudersi v. intr. pron. 1. [prodursi un'apertura lieve, o lenta, o parziale: le labbra gli si erano schiuse in un gran sorriso] ≈ aprirsi, dischiudersi. ↑ spalancarsi. ↔ chiudersi, rinserrarsi, serrarsi. ↓ socchiudersi. 2. (estens.) [di animali o fiori, uscire dal proprio guscio o bocciolo: le uova si stanno schiudendo] ≈ aprirsi, dischiudersi, [di fiori] sbocciare. 3. (fig.) [di possibilità e sim., cominciare a sorgere, a manifestarsi: le si schiude davanti un roseo avvenire] ≈ affacciarsi, aprirsi, arridere, dischiudersi, preannunciarsi, presentarsi, profilarsi, prospettarsi. ↔ chiudersi, svanire, tramontare.