schiamazzo
s. m. [der. di schiamazzare]. – 1. Rumore confuso e continuato di gridi rauchi di volatili o di voci concitate: uno s. di galline, di oche spaventate; non sopporto questo continuo s.; che è questo s.? smettetela!; s. notturni (anche prodotti da veicoli o da apparecchi rumorosi, come per es. radio o televisori); le venditrici gridavano, le donne discutevano, gli oziosi chiacchieravano: le vendite avvenivano in quel continuo s., come in un pollaio (C. Levi); fare schiamazzo, anche fig., gridare, agitarsi per far valere le proprie ragioni: fanno s. davanti al Parlamento per protestare contro il progetto di legge. 2. ant. Allettamento o richiamo messo in opera nelle uccellande per attirare gli uccelli, basato sul fatto che il verso e le grida dei volatili, di fronte a un pericolo, attirano gli esemplari della stessa o di altre specie; poteva essere esso stesso un uccello, oppure il suo verso poteva essere riprodotto artificialmente da abili uccellatori e fischiatori.