schiaffare
v. tr. [voce centro-merid. di origine onomatopeica, affine a schiaffo; nel sign. 2, der. di schiaffo]. – 1. region., fam. Gettare violentemente; mettere o buttare con malgarbo, alla rinfusa, con furia e trascuratezza: con un pugno lo ha schiaffato per terra; ha schiaffato in fretta la sua roba in una valigia e se n’è andato; s. in prigione, s. dentro qualcuno, sbatterlo in carcere, arrestarlo; strappatigli di mano i biglietti di banca e contatili, glieli schiaffava in viso e alzava la mano per picchiarla (Capuana); pensavamo che ci restasse solo di agguantarlo per il bavero, legargli i polsi e schiaffarlo contro il muro (Vittorini). Nel rifl., fam., buttarsi di peso: si è schiaffato a sedere e non si è più mosso; ero stanchissimo, e mi sono schiaffato subito a letto. 2. raro. Prendere a schiaffi, schiaffeggiare: volevano bastonare e s. il signor Giulio (M. Pratesi).