scettico
scèttico (ant. scèptico) agg. e s. m. [dal gr. σκεπτικός (der. di σκέπτομαι «osservare, esaminare»), attraverso il fr. sceptique; in latino, si trova in Quintiliano il plur. Sceptici -orum] (pl. m. -ci). – 1. Dello scetticismo, relativo allo scetticismo come corrente filosofica del pensiero greco: scuola, dottrina sc.; i filosofi sc. e, assol., gli scettici. Dubbio sc., quello che verte intorno alla possibilità della conoscenza del vero, escludendo che si possa giungere a verità assolute; si distingue dal «dubbio metodico» (v. metodico, n. 1 c). 2. (f. -a) Per estens., di persona che dubita di tutto, che non crede in nulla, per principio o inclinazione naturale: le esperienze lo hanno reso sc.; è un tipo molto sc.; anche, incredulo, scarsamente convinto, non come atteggiamento abituale, ma in relazione a singoli fatti, a determinate affermazioni, attese, prospettive: sono piuttosto sc. sui risultati dell’esperimento; anche sostantivato: è uno sc.; non fare la sc.; sei uno sc. incorreggibile! Con tono scherz., scettico blu, riferito a persona che assume con ostentazione, per posa, atteggiamenti da uomo vissuto e disincantato (alteraz. del titolo della canzone Scettico blues, divenuto popolarmente e correntemente scettico blu nell’interpretazione di cantanti del varietà degli anni ’20 del Novecento). ◆ Avv. scetticaménte, con scetticismo, con atteggiamento di incredulità, diffidenza, sospetto: esaminare scetticamente una proposta; commentare scetticamente i risultati di un’impresa.