scendere
scéndere v. intr. e tr. [tratto da discendere, per riduzione di prefisso] (io scéndo, ecc.; pass. rem. scési, scendésti, ecc.; part. pass. scéso; come intr., aus. essere). – 1. intr. a. Muoversi da un luogo più alto a un luogo più basso, discendere: sc. dall’ultimo piano; sc. da una scala a pioli; sc. dall’albero; sc. dalla soffitta, dalla terrazza; sc. da un pianerottolo a quello sottostante; sc. da una montagna, sc. giù per la china (anche di animali o di veicoli); sc. dal pulpito, sc. di cattedra (anche fig., essere meno saccenti nelle proprie affermazioni); sc. dal letto, alzarsi. b. Smontare: sc. da cavallo; sc. di sella; sc. di (o dalla) carrozza; sc. dalla bicicletta, dal treno, dall’autobus; anche assol.: i passeggeri sono già scesi; scendo alla prossima fermata; giusto (o tanto) volevo sc., come disse quello che cadde da cavallo, modo di dire scherz., riferito a chi non vuole mostrare il proprio disappunto per quello che gli è capitato di spiacevole. c. Con compl. di moto a luogo, andare, recarsi, in un luogo più basso procedendo lungo un pendio o una scala, o smontando: sc. a valle, sc. al piano o in pianura; sc. in cantina; sc. nella metropolitana; sc. in strada; scendo dal giornalaio, scendo a comprare il pane, a ritirare la posta; il capitano della nave è sceso a terra; anche assol.: scendo subito; scendi giù un momento; fermarsi, prendere alloggio nel corso o al termine di un viaggio: dopo tre ore di viaggio siamo scesi a una trattoria per pranzare; quando andiamo a Milano scendiamo sempre allo stesso albergo in centro. Con accezioni partic., nel linguaggio sport., la locuz. sc. a rete, che nel calcio significa attraversare il campo portandosi vicino alla porta avversaria, e nel tennis spostarsi dal fondo del campo in prossimità della rete per attaccare più decisamente il proprio avversario. d. Venire in terra dal cielo, con riferimento a divinità, a creature celesti: Gesù Cristo scese tra gli uomini; Tu scendi dalle stelle, O Re del cielo, versi iniziali di un canto natalizio; Nova angeletta sovra l’ale accorta Scese dal cielo in su la fresca riva (Petrarca). e. Calare da un luogo posto più a settentrione: le popolazioni barbariche scesero in Italia nel 6° sec. dopo Cristo. f. non com. Discendere, derivare per stirpe: Sceso Gernando è da’ gran re norvegi Che di molte provincie ebber l’impero (T. Tasso). g. In alcune locuz. fig. la parola ha assunto il semplice sign. di venire, entrare, presentarsi: sc. in campo, presentarsi a combattere, a gareggiare (fig., entrare in politica, o impegnarsi attivamente su qualche questione: il ministro è sceso in campo contro l’assenteismo dai posti di lavoro); sc. in lizza, affrontare una gara sportiva o altra competizione; sc. in pista, partecipare a una gara di corsa su pista; sc. in piazza, esprimere pubblicamente la propria protesta, dichiarare le proprie volontà e rivendicazioni, in manifestazioni che si svolgono all’aperto: il movimento studentesco è sceso in piazza per protestare contro il progetto di riforma. 2. intr., fig. Indursi, piegarsi: sc. a patti, a compromessi, a una transazione, a un accomodamento; sc. a più miti consigli. Abbassarsi, giungere ad azioni vili, spregevoli, umilianti: è sceso agli insulti più volgari; è stato capace di sc. a vere e proprie calunnie; non intendo sc. a chiedergli scusa. Calare a una condizione peggiore o inferiore, degradarsi, retrocedere nella scala sociale dei valori: sc. di condizione, di grado, di dignità; la loro famiglia è molto scesa di livello; ormai è sceso completamente nella mia stima; non pensavo che potesse sc. così in basso. 3. intr. Di cose: a. Muoversi da un luogo più alto verso un luogo più basso: il torrente scende a valle; la neve continuò a sc. per tutta la notte. In usi fig.: l’infezione è scesa dalla gola ai polmoni, si è estesa fino ai polmoni; le sue parole mi scesero al cuore, mi commossero; quel suono d’organo mi è sceso nell’anima; tra proprio e fig.: scenda su di voi la benedizione di Dio (ma, anche: è scesa la maledizione su questa casa). b. Digradare verso un luogo più basso, detto di terreno in pendenza o di cosa posta su di esso: le colline scendono dolcemente al mare; il paesino scende dalla collina fin sulla costa. c. Pendere, cadere giù, volgere verso il basso: i capelli le scendono sulle spalle; una folta barba gli scende sul petto; la gonna le scendeva fino alle caviglie; un vestito che scende (più com. cade) bene, male, che è o non è ben adattato alla persona. d. Calare, o abbassarsi: il sole scende sull’orizzonte (e per estens.: scende la notte, scendono le tenebre); il livello del fiume è sceso di tre metri; fig., diminuire, decrescere: la temperatura è scesa improvvisamente a zero o, assol., continua a sc.; i prezzi degli appartamenti non accennano a sc.; la benzina è scesa di tre centesimi di euro al litro. 4. tr. a. Percorrere in discesa: sc. le scale, un’erta, un pendìo; fece un salto, scese il letto in furia (Manzoni). b. region. Calare, spostare o portare in basso: rinvoltammo il padrone dentro una pelliccia e delle coperte, lo scendemmo e caricammo nella macchina (Palazzeschi); l’avevamo sceso [il carro] dal crocevia e sistemato molto bene tra i cespugli (Arpino).