scemo /'ʃemo/ [der. di scemare, propr. part. pass. senza suff.]. - ■ agg. 1. a. (non com.) [non pieno, non intero: il fiasco è un po' s.; la luna è già s.; arco s.]. b. (ant., lett.) [che manca di qualcosa, con la prep. di: lunga vita Vivrò s. di affanni (G. Giusti)] ≈ immune (da), mancante, privo, (lett.) scevro. ↔ dotato, fornito. 2. (fam.) a. [di persona di scarsa intelligenza, anche come insulto: quel ragazzo è davvero s.] ≈ babbeo, cretino, deficiente, (pop.) fesso, gonzo, idiota, imbecille, (ant.) scempio, sciocco, stolto, stupido. ↔ acuto, intelligente, perspicace. b. (estens.) [di atto, affermazione e sim., che denotano scarsa intelligenza: frasi, discorsi s.; un film, un libro s.] ≈ idiota, insulso, sciocco. ↔ acuto, intelligente. ↑ profondo. ■ s. m. (f. -a) [chi è scemo: comportarsi da s.] ≈ babbeo, beota, (tosc.) bischero, (volg.) cazzone, citrullo, (volg.) coglione, cretino, deficiente, (pop.) fesso, gonzo, idiota, imbecille, (spreg.) mammalucco, (spreg.) microcefalo, (region.) minchione, (non com.) palamidone, (region.) pirla, sciocco, stolto, stupido, (fam.) testa di rapa. [⍈ FESSO]