scavallare
v. intr. e tr. [der. di cavallo, col pref. s- (nei sign. 5 e 3)]. – 1. intr. (aus. avere) a. Correre, sfrenarsi, spec. con riferimento a ragazzi che giocano: hai scavallato tutto il pomeriggio, adesso torna a casa. b. Vivere in modo sregolato; divertirsi, correre la cavallina: in gioventù abbiamo scavallato un po’ tutti. c. Lavorare duramente, faticare, essere in moto continuo per ragioni di lavoro: scavallava tutto il giorno, infaticabile, in Trastevere (Morante). 2. tr., ant. a. Scavalcare, buttare giù da cavallo: Così Teseo fieramente andando Co’ suoi compagni infra le donne ardite, Molte ne gian per terra scavallando (Boccaccio). b. fig. S. qualcuno, farlo cadere in disgrazia. 3. tr. Con sign. affine a scavalcare, in usi region., di elementi di un congegno che escono dalla guida o dalla sede naturale: la cinghia ha scavallato la puleggia (o anche, come intr., è scavallata dalla puleggia).