scalper
s. m. e f. inv. 1. Chi compra e vende azioni attraverso Internet, puntando a realizzare guadagni anche contenuti nel brevissimo periodo. 2. In gergo, bagarino. ◆ La polizia esegue ogni tanto l’arresto simbolico di uno «scalper» (scotennatore, il nome all’indiana dei bagarini), consegna la storia del biglietto maggiorato ad un giornale locale che la tratta con riguardo, visto che si tratta pur sempre di un americanissimo esempio di iniziativa privata. (g. p. o., Stampa, 4 luglio 1994, p. 6, Sport) • «Ci vogliono velocità e sangue freddo», spiega Mario Del Ben, astigiano e scalper di lunga data, orefice di professione. Le commesse del suo negozio gli consentono di stare alla cassa e di "tradare" tutto il giorno: «Non bisogna farsi prendere la mano - consiglia - perché puoi arrivare a guadagnare o perdere anche 30-40 mila euro al giorno». (Stefano Parola, Repubblica, 6 maggio 2008, Torino, p. 10) • Giorni da "scalper". In Borsa la volatilità, seppur ieri in calo, rimane alta: indici, e titoli, che vanno su per, poi, virare all'ingiù; e di nuovo, ritornare su. Un campo minato per investitori che sfruttano i fondamentali. Una vera e propria manna per gli operatori che comprano e vendono velocemente, seguendo la singola azione tick dopo tick. (Vittorio Carlini, Sole 24 Ore.com, 17 agosto 2011, Finanza e Mercati).
Dall’ingl. scalper (‘speculatore’).
Già attestato nell’accezione 1 nel 2001 (GDU, s. v. scalper).