scalappiare
v. tr. o intr. [der. di calappio, col pref. s- (nel sign. 4)] (io scalàppio, ecc.), poet. ant. – Liberare, sciogliere dal calappio: omai veggio la rete Che qui vi ’mpiglia e come si scalappia (Dante), dove il verbo può avere valore intr., con si soggetto indefinito, cioè «come si faccia a uscire dal laccio» (rappresentato dalla metaforica rete), oppure passivo, «come il laccio possa essere sciolto».