scafo
s. m. [dal gr. σκάϕος, der. di σκάπτω «scavare»]. – 1. a. Nella costruzione navale, l’insieme di tutte le strutture che costituiscono il corpo di un galleggiante, qualunque ne sia il materiale (legno, acciaio, leghe leggere, materie plastiche, cemento armato) e qualunque ne sia la grandezza e il disegno; comprende l’opera viva, cioè la parte situata sotto il galleggiamento e la cui superficie esterna costituisce la carena, e la sovrastante opera morta. Nello scafo si distinguono, con riferimento al piano longitudinale di simmetria, la parte dritta e la parte sinistra, secondo che, guardando verso prua, siano rispettivam. a destra e a sinistra; con riferimento alla sezione trasversale maestra, parte prodiera e parte poppiera, rispettivam. la parte anteriore (terminante con la prua) e la parte posteriore (terminante con la poppa), oltre alla parte maestra, che è quella centrale dello scafo. Con riferimento alla conformazione costruttiva esterna, assimilabile a un cassone con forme estreme affinate, sono dette fianchi le due parti laterali collegate direttamente con la parte superiore detta ponte principale o coperta (murate sono dette le estremità sopra coperta, masconi i fianchi della prua uniti al dritto di prua, anche o giardinetti le parti curve dei fianchi di poppa, e specchio la parte che li unisce superiormente mentre, al di sotto, la volta e il dritto di poppa consentono l’unione dell’opera morta alla carena), mentre il collegamento con il fondo avviene mediante interposizione di parti arrotondate dette ginocchi; internamente il volume dello scafo è generalm. frazionato in diversi locali o compartimenti (stive, locale apparato motore, gavoni, cale o depositi, cisterne, ecc.) che, delimitati da divisioni verticali dette paratie e da altre orizzontali dette ponti (ponte superiore o principale o di coperta, secondo ponte, ecc.), garantiscono anche la compartimentazione stagna dello scafo, essenziale per la sicurezza della nave. Con riguardo alla carena di scafi di forme non tradizionali (in genere pluriscafi, oppure idroplani e idrotteri) impiegati per unità navali molto veloci, sia mercantili (traghetti, ecc.) sia militari (aliscafi lanciamissili, pattugliatori, cacciamine, ecc.), si distinguono: s. a catamarano, formato da due scafi laterali che, uniti da una piattaforma centrale sulla quale si elevano le sovrastrutture, navigano in semi immersione e che, rispetto a uno scafo monocarena di pari dislocamento, risulta, a parità di potenza applicata, più veloce; s. a cuscino d’aria, quello caratteristico dell’hovercraft (v.); s. semidislocante, quello di idrottero a monoscafo (v. semidislocante); s. ad effetto superficie, altro tipo a sostentamento dinamico, simile a quello a cuscino d’aria ma con scafo a catamarano; per s. ad ali o aliscafo, s. idroplano e s. idroscivolante, v. aliscafo, idroplano, idroscivolante. Doppio s., scafo metallico con doppio fasciame completo che origina una sorta di intercapedine in grado di contenere, se non eliminare, l’inquinamento delle acque in caso di danneggiamento dello scafo di moderne navi (navi a doppio scafo) adibite a trasporto di carichi pericolosi (metaniere, petroliere, ecc.); con altro sign., imbarcazione costituita da due galleggianti, uguali o no, disposti uno di fianco all’altro a una certa distanza, come le grandi piroghe a bilanciere dell’Indonesia, i pattìni o mosconi, i catamarani. b. Nel commercio marittimo, nolo a scafo, tipo particolare di nolo a forfait, espresso in forma complessiva per l’intera nave noleggiata; nolo a s. nudo, il contratto di locazione di una nave non armata né equipaggiata. 2. estens. a. In un tipo di idrovolanti (detti appunto a scafo), la parte che ne assicura il galleggiamento, ne permette il decollo e l’ammaramento e ne costituisce la fusoliera. b. Negli scarponi da sci e da alpinismo, struttura rigida di materiale plastico che avvolge il piede, costruita in un pezzo unico oppure in due parti collegate in modo da lasciare libera l’articolazione della caviglia nelle salite. 3. Elemento costitutivo del carro armato, rappresentato da un involucro corazzato che racchiude l’apparato motore, l’equipaggio, le munizioni, i congegni accessorî, e serve di supporto alle armi e ai congegni esterni di traslazione: è di norma sormontato da una torretta rotante su cui è installata l’arma principale, generalmente un cannone a tiro teso.