scafare
v. tr. [der. del roman. scafa «baccello»], region. – 1. a. Propriam., togliere dal baccello: s. le fave. b. In senso fig., fam., rendere meno rozzo e impacciato, conferire spigliatezza e sicurezza di sé: questa nuova esperienza servirà a scafarlo; nell’intr. pron., diventare più spigliato, acquisire sicurezza e disinvoltura: da quando è venuta in città si è molto scafata. 2. Nel rifl., scafarsi, con riferimento a uccelli, spec. gallinacei, fare il bagno di sabbia, cioè starnazzare nella sabbia asciutta per liberarsi dei parassiti. ◆ Part. pass. scafato, anche come agg., smaliziato, esperto e scaltro al tempo stesso: ragazze scafate.