scacchiere
scacchière s. m. [der. di scacco: nei sign. 1 e 2 sul modello del fr. ant. eschaquier (v. scacchiera), nel sign. 3 sul modello dell’ingl. exchequer, che è anch’esso dal fr. ant. eschaquier]. – 1. a. ant. Scacchiera, tavoliere per il gioco degli scacchi o della dama: Qui è bello e fresco stare, e hacci, come voi vedete, e tavolieri e scacchieri (Boccaccio); Voglio che voi ... siate testimoni che io gli ho dato scaccomatto in mezzo dello s. (Sacchetti). b. Frequente la locuz. avv. e agg. a scacchiere (o anche a scacchiera), a proposito di elementi disposti a unità alternate, di modo che la prima fila sia allineata con la terza, la quinta e le altre file dispari, e la seconda sia allineata con le altre file pari, come i riquadri di una scacchiera: disporsi a s., disposizione a s.; con partic. riferimento alla marina da guerra del periodo velico, formazione, disposizione a s., quella che permetteva di passare rapidamente alla formazione normale di combattimento in linea di fila. In urbanistica, centri a scacchiere, le città moderne che derivano da antiche città romane, e in cui può riconoscersi la distribuzione a scacchiera orientata, caratteristica degli accampamenti romani. 2. Nel linguaggio milit., settore strategico costituito da un territorio limitato da imponenti ostacoli naturali (montagne di difficile superamento, mari o simili) o politici (stati neutrali) che rendono in esso del tutto indipendenti le operazioni belliche, anche ad ampio raggio, da quelle effettuate dagli stessi belligeranti in altre zone o territorî: s. europeo, asiatico; lo s. meridionale. 3. In Gran Bretagna, denominazione della cassa dello Stato (già in uso, con valori leggermente diversi, fin dall’epoca normanna, è prob. derivata dal panno suddiviso in scacchi su cui venivano conteggiate le rendite della corona). Cancelliere dello s., titolo corrispondente alla carica di ministro delle Finanze e del Tesoro.