scabro /'skabro/ agg. [dal lat. scaber -bra -brum "ruvido"]. - 1. [di superficie, parete e sim., che non è né liscia né uniforme] ≈ e ↔ [→ SCABROSO (1)]. 2. (estens., lett.) [di terreno, suolo e sim., che è deserto e privo di forme di vita: Itaca s. (G. Pascoli)] ≈ arido, brullo, desolato, pietroso. ‖ selvaggio. ↔ fecondo, fertile, rigoglioso, verdeggiante. 3. (fig.) a. (lett.) [di questione, argomento e sim., che, contenendo aspetti tali da turbare la sensibilità e il pudore altrui, risulta difficile da esporre e da trattare] ≈ [→ SCABROSO (3)]. b. [di stile, linguaggio e sim., che denota stringatezza ed essenzialità: la s. prosa del Verga verista] ≈ asciutto, conciso, disadorno, essenziale, scarno, stringato, succinto. ↔ ampolloso, magniloquente, ricercato, ridondante.