sbrodolare
v. tr. [der. di brodo, col pref. s- (nel sign. 5)] (io sbròdolo, ecc.). – 1. Insudiciare di brodo, di sugo, o di altri alimenti liquidi: s. il vestito, la giacca; la bambina si è sbrodolata il grembiulino. Nel rifl., bagnarsi e sporcarsi di brodo, versarsi addosso brodo o altro: mangiando la minestra ti sei tutto sbrodolato. 2. In senso fig., tirare eccessivamente in lungo, rendere troppo prolisso un discorso, uno scritto e sim.: ci ha sbrodolato una storia che non finiva mai. Nel gergo del teatro, s. la parte (o assol. sbrodolare), recitare di malavoglia, con voce stanca e senza dare rilievo alle battute. 3. Come intr. (aus. essere), in usi estens. e letter., uscire dai bordi, espandersi, traboccare: quella specie di fiume di melma che sbrodolava giù dal pendio (Pasolini). ◆ Part. pass. sbrodolato, anche come agg., spec. in senso fig.: un discorso sbrodolato, prolisso, in cui il pensiero è troppo diluito.