sbocco /'zbok:o/ s. m. [der. di sboccare] (pl. -chi). - 1. [luogo in cui sbocca una strada, una galleria e sim.: allo s. dell'autostrada gira a sinistra] ≈ uscita. ‖ affaccio, apertura. ↔ entrata, imboccatura, imbocco, ingresso. 2. (estens.) [punto in cui sbocca un corso d'acqua e sim.] ≈ bocca, confluenza, foce, (non com.) sboccamento. ↔ fonte, origine, (lett.) scaturigine, sorgente. 3. (estens.) [apertura per l'uscita di liquidi, gas e sim.: s. delle condutture, della canna fumaria] ≈ sgorgo. ● Espressioni: fam., sbocco di sangue → □. 4. (estens.) [grande centro commerciale, di traffico marittimo o aereo, cui uno o più paesi fanno affluire le merci] ≈ scalo, [sul mare] porto. 5. (fig.) a. (econ.) [attività economica che assorbe o può assorbire la sovrapproduzione di un paese, spec. nell'espressione s. commerciale: l'industria dell'automobile cerca nuovi s.] ≈ mercato. b. (soc.) [punto d'arrivo di un processo formativo, di studio e sim.: s. occupazionali] ≈ chance, possibilità, opportunità. 6. (fig.) [possibilità di risolvere un problema, una circostanza difficile e sim.] ≈ esito, (non com.) sfocio, soluzione, via d'uscita, [spec. in espressioni negative] scampo. □ sbocco di sangue [fuoriuscita di sangue dalla bocca in seguito a emorragia broncopolmonare] ≈ Ⓣ (med.) emottisi.