sbiancare
v. tr. e intr. [der. di bianco, col pref. s- (nel sign. 5)] (io sbianco, tu sbianchi, ecc.). – 1. tr. Rendere bianco, più bianco o più chiaro: s. la lana, la carta; un dentifricio che vanta la propria efficacia per s. i denti; per estens., rendere pallido, scolorire: uno sgomento di bambina le sbiancava il viso, le riempiva gli occhi (Jovine). 2. intr. (aus. essere) e intr. pron. Diventare bianco o più bianco: al sole la camica (si) sbiancherà subito; per estens., perdere il colorito, impallidire: (si) sbiancò in viso per lo spavento; in usi letter., con riferimento a eventi e spettacoli naturali, perdere il colore, la luce, la brillantezza e sim. che sono proprî: Nel cielo d’un languido azzurro, le stelle si sbiancano appena (Pascoli). ◆ Part. pres. sbiancante, usato come agg. e s. m. (v. la voce prec.). ◆ Part. pass. sbiancato, anche come agg., pallido, smunto: viso sbiancato; m’aspettavo di trovarti bianca e rossa, e invece ti trovo sbiancata e con gli occhi lustri (M. Pratesi).