sbardellato
agg. [der. di bardella, col pref. s- (nel sign. 4)], letter. – Propriam. privo di bardella, di basto, o non ancora domato con la bardella (v. la voce prec.); di qui i sign. fig. di sfrenato, disordinato, senza ritegno, e per estens. eccessivo, esagerato, smisurato, esorbitante e sim. con cui l’agg. è largamente documentato negli autori: Rispose Gan: – Tu hai il capo pien di grilli, E fusti sempre pazzo e sbardellato (Pulci); ῾sbardellato’ vuol dir l’istesso che ῾immanis’ in significato di grande (Magalotti); risa sbardellate (C. Gozzi); stanzone ingombro di volumi s. e di cartapecore (I. Nievo); quell’eccitato e s. chiacchierio stancava fisicamente Emilia (Bacchelli); aveva accumulato... una ricchezza s., di cui egli stesso non s’era mai saputo render conto con precisione (Pirandello).