sbarbare
v. tr. [der. di barba1, col pref. s- (nel sign. 4)]. – 1. a. Sradicare una pianta, strapparla dalla terra con le radici: s. le piantine per il trapianto; quand’è sbarbato un grand’albero, il terreno rimane sgombro per qualche tempo, ma poi si copre tutto d’erbacce (Manzoni); sbarbava con una stratta tutte le piante che gli capitavano sotto mano (Tozzi). b. fig., non com. Strappare via con violenza: il cuore mi si sbarba dal petto (Machiavelli); estirpare, eliminare completamente: s. un vizio inveterato; s. abusi e privilegi. 2. Radere, fare la barba: il barbiere nello sbarbarmi mi ha fatto un taglio sulla guancia; più com. nel rifl.: si sbarba accuratamente tutte le mattine. 3. Nella tecnica, eseguire l’operazione della sbarbatura. ◆ Part. pass. sbarbato, anche come agg., con la barba rasata: essere ben sbarbato; si presentò tutto pulito e sbarbato di fresco. Nella tecnica, di ruota dentata e di cappelli di feltro su cui sia stata fatta l’operazione della sbarbatura.