sbandare2
sbandare2 v. tr. e intr. pron. [der. di banda2, col pref. s- (nel sign. 3)]. – 1. tr. a. ant. Sciogliere una banda, un reparto armato; smobilitare un esercito. b. non com. Disperdere, allontanare: la polizia sbandò i dimostranti. 2. Come intr. pron., sbandarsi: a. Uscire dai ranghi, abbandonare le file, detto di truppe, soldati e sim.: durante la ritirata, alcuni militari si erano sbandati disertando; gli irregolari si sbandarono al primo urto; anche con riferimento a formazioni aeree o navali: il convoglio si sbandò per sottrarsi all’attacco aereo; per estens., disperdersi, allontanarsi disordinatamente o in più parti: la folla, stanca, cominciò a sbandarsi; era un crocchio di cittadini, i quali, all’intimazione di sbandarsi, avevan da principio risposto con cattive parole, e finalmente si separavan continuando a brontolare (Manzoni); anche di animali: il gregge, spaventato dal fuoco, si sbandò. b. In senso fig., perdere la coesione, l’unità materiale e spirituale prima esistente all’interno di un gruppo di persone: dopo la separazione dei genitori i figli si sono sbandati. ◆ Part. pass. sbandato, anche come agg. (v. sbandato2).