sbancare
v. tr. [der. di banco, col pref. s- (nel sign. 3)] (io sbanco, tu sbanchi, ecc.). – 1. Nel linguaggio marin. ant., smontare i banchi dei vogatori di una certa imbarcazione, per es. di salvataggio, per sovrapporvene un’altra più piccola. 2. a. S. il banco, in certi giochi d’azzardo, vincere l’intera somma che il banco, o il giocatore che tiene il banco, ha fissato come limite massimo sino al quale si impegna a rispondere; anche con ellissi: ha tanta fortuna al gioco che sbancherebbe Monte Carlo, il banco del casinò di Monte Carlo. Con uso assol., nel linguaggio fam., riportare un successo superiore a ogni previsione e tale da fare sbalordire o da vincere ogni competizione. b. Raro come intr. (aus. essere), perdere tutta la somma messa in gioco e dovere abbandonare il banco: non è facile che il banco sbanchi; il banco della roulette è sbancato. c. estens. Far spendere in modo esagerato, mandare quasi in rovina per l’eccessivo esborso di denaro: le spese della moglie lo stanno sbancando; per comprarsi la casa si è quasi sbancato. 3. In lavori edilizî e di costruzioni stradali, rompere e asportare un banco, cioè uno strato di terreno o di roccia avente notevole estensione orizzontale rispetto all’altezza.