sbalzo
s. m. [der. di sbalzare]. – 1. a. Brusco spostamento o movimento verso l’alto o in avanti; salto, balzo improvviso: il cavallo, con uno s., lo gettò di sella; l’autobus ha fatto un brusco s. e io ho battuto la testa. Come locuz. avv., di sbalzo, di scatto, con un balzo repentino: di sbalzo i poliziotti piombarono sul ladro; in senso fig., di colpo, saltando le tappe o i gradi intermedî: ha sposato un ricco industriale, e di sbalzo è diventata miliardaria; o tutt’a un tratto, all’improvviso: fu uno slancio ... d’una nuova fede che dormiva quieta quieta nel mio cuore e si risvegliò di sbalzo all’invito materno della natura (I. Nievo); a sbalzi, con una serie di balzi, balzellando: camminare, procedere, muoversi a sbalzi; in senso fig., a intervalli non regolari, senza uniformità né costanza: lavorare, studiare, applicarsi a sbalzi. b. Aumento considerevole e improvviso: uno s. di temperatura; i prezzi hanno fatto un nuovo sbalzo; in partic., rapido e inaspettato progresso nella carriera, nella condizione sociale, negli studî: da impiegato a dirigente d’azienda è stato un bello sbalzo. 2. a. Nelle costruzioni, elemento che aggetta da una struttura principale, in modo da avere un estremo incastrato su quest’ultima e l’altro estremo libero: uno s. in cemento armato, in legno; mensola, balcone, cornicione a sbalzo. Per trave a s., e sedia a s., v. rispettivam. trave, n. 2, e sedia, n. 1 a. b. In aeronautica: ala a s., quella che per tutta l’apertura non presenta strutture di sostegno esterne. c. Nella carrozzeria delle autovetture, la misura della distanza che intercorre tra l’asse delle ruote (anteriori o posteriori) e la parte più sporgente (rispettivam. davanti o dietro) della carrozzeria. 3. Tecnica di lavorazione dei metalli (o anche di altri materiali come il cuoio), consistente nel far risaltare figure e disegni in rilievo su una delle facce della lamina incavando l’altra faccia con il cesello o il martello: la tecnica dello s.; lavorare, lavoro a s.; un piatto, un calice d’oro lavorato a sbalzo.