sbalordire
v. tr. e intr. [der. di balordo, col pref. s- (nel sign. 5)] (io sbalordisco, tu sbalordisci, ecc.). – 1. tr. a. non com. Far perdere i sensi, tramortire con un colpo, con una percossa: s. uno con un pugno, con una bastonata. Per estens., stordire, intontire con frastuono, con rumori o col parlare a voce alta: tutto questo baccano mi ha sbalordito; abbassa la radio, per favore!, questa musica mi sbalordisce; s’avviarono ... preceduti da don Abbondio, uggioso in mezzo a tanta festa, e per il fracasso che lo sbalordiva, e per il brulicar della gente innanzi e indietro (Manzoni). b. Turbare profondamente, sconcertare: l’improvvisa disgrazia ci ha sbalordito tutti. Più comunem., lasciare attonito, stupefatto per la meraviglia: la notizia del suo fallimento ci ha sbalordito; con le tue affermazioni mi hai sbalordito; l’esecuzione è stata così perfetta da s. pubblico e critici; con uso assol., nella locuz. da sbalordire: sono cose da s.; ha un’abilità da s., eccezionale, straordinaria. 2. intr. (aus. essere, ma le forme composte sono rare) a. Restare tramortito, privo di sensi, o anche stordito, intontito: Al primo colpo il farò s. (Pulci); per il pugno ricevuto sbalordì. b. estens. Turbarsi, provare grande meraviglia: a quella vista sbalordimmo. c. Come intr. pron., rimanere fortemente impressionato, stupito, confuso: al giorno d’oggi non ci si sbalordisce più di nulla. ◆ Part. pass. sbalordito, in funzione verbale e di agg., intontito: era sbalordito dal chiasso; attonito, stupefatto: aveva una faccia sbalordita; ci stava a guardare sbalordito; stordito, sventato, spec. con uso sostantivato: è uno sbalordito; ha un’aria da sbalordito.