sbaglio
sbàglio s. m. [der. di sbagliare]. – 1. a. Errore di valutazione o di giudizio: uno s. di prospettive; ha commesso il grave s. di sottovalutare gli avversarî; affermazione inesatta: uno s. di data, di citazione; modo di agire, di comportarsi contrario all’opportunità e alla convenienza; decisione poco felice, scelta non soddisfacente: è stato uno s. ricorrere al direttore; fare, commettere uno s., un grave s.; che s. comprare una casa vecchia!; che s. quel matrimonio! b. Equivoco, scambio involontario di una persona o di una cosa con un’altra: s. di persona; ci scusi, è stato uno s., non cercavamo lei. Frequente la locuz. avv. per sbaglio (anche per isbaglio), in seguito a un errore commesso per inavvedutezza, per disattenzione o per altra causa involontaria: uscendo dal ristorante, per s. ho preso l’ombrello di un altro; la palla, per s., andò a colpire un vetro. 2. Errore commesso nello svolgimento di un’attività o nell’esecuzione di un lavoro, per scarsa esperienza o per imperfetta conoscenza delle norme tecniche: uno s. di progettazione, di costruzione; in partic., nel fare calcoli, nel parlare e nello scrivere, nel giocare: in questa moltiplicazione c’è uno s.; fare sbagli di ortografia; nella versione dal latino non ho fatto neppure uno s.; si vanta d’essere un gran giocatore, ma fa sbagli da principiante. 3. In senso morale, colpa, mancanza più o meno grave (con senso attenuato rispetto a errore): sbagli di gioventù; è una brava ragazza, anche se ha commesso qualche sbaglio.