sazio
sàzio agg. [der. (propr., part. pass. senza suffisso) di saziare]. – 1. Che ha mangiato a sazietà, che ha pienamente soddisfatto il bisogno e il desiderio di cibo, in genere: essere, sentirsi s.; non è mai s., di persona insaziabile; o di un determinato cibo: sono s. di carne; basta con i dolci, ne sono sazio! In senso fig., che è pienamente appagato nelle esigenze, nei desiderî, nelle voglie, fin quasi a provarne fastidio, e anche disgusto: essere, sentirsi s. di divertimenti; sono s. di viaggi; è un uomo ormai s. della vita; Ed al Signor ch’i’ adoro e ch’i’ ringrazio, ... Torno stanco di viver, non che sazio (Petrarca); con sign. più ristretto, stanco, annoiato: sono s. della stessa minestra tutti i giorni; sono proprio s. delle sue prediche; ancora più genericam., pago, soddisfatto: Ben supplico io a te ... Perché mi facci del tuo nome sazio (Dante); di fargli onore e festa non si potevano veder sazii (Boccaccio); si sentiva soddisfatto della vita, anzi quasi sazio (Pasolini). 2. Nell’uso tosc. ant. anche con il suo valore participiale di saziato, nella coniugazione verbale: Lo dolce ber che mai non m’avria sazio (Dante).