salutare² v. tr. [lat. salūtare "augurare salute", der. di salus -utis "salute"]. - 1. a. [rivolgere a una persona, nell'incontrarla o nell'accomiatarsi da lei, gesti o parole di saluto: s. con un cenno della mano; s. cordialmente] ≈ (fam.) fare ciao (a). ↑ omaggiare, ossequiare, riverire, (non com.) sberrettarsi, [con uso assol.] scappellarsi. b. [rivolgere parole o gesti di saluto nell'incontrare qualcuno] ≈ dare il buongiorno (o la buonasera) (a), [riferito a chi torna da un viaggio e sim.] dare il bentornato (a), [riferito a chi arriva] dare il benvenuto (a). c. [rivolgere parole o gesti di saluto nel prendere commiato da qualcuno] ≈ accomiatarsi (da), congedarsi (da), (lett.) licenziarsi (da). ⇓ dare la buonanotte (a), dire addio (o arrivederci) (a). d. (estens.) [fare una breve visita a qualcuno: se ho un minuto di tempo, passo a salutarti dopo cena] ≈ (andare a) trovare, (fam.) dare un salutino (a), visitare. 2. (estens.) [dare accoglienza a qualcosa o qualcuno: l'uscita del film fu salutata con successo; l'uscita in palcoscenico dell'artista fu salutata con un mare di fischi] ≈ accogliere, ricevere. 3. (lett.) [nominare solennemente, con complemento predicativo: lo salutarono re; fu salutato vincitore] ≈ acclamare, proclamare. 4. (fam.) [separarsi definitivamente da qualcosa o qualcuno: se te ne vai adesso, puoi salutare la tua stanza] ≈ (fam.) dire addio (o ciao) (a), (fam.) mettere una croce sopra (a).