sagra
(ant. o letter. sacra) s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sagro, variante ant. di sacro1]. – 1. a. ant. Festa, celebrazione religiosa in occasione della consacrazione di una chiesa, di un altare o di una immagine religiosa. Anche, più genericam., consacrazione (sul modello del fr. sacre): La sacra di Enrico quinto, titolo di una poesia di G. Carducci (nel libro II della raccolta Giambi ed epodi); Sagra della primavera, titolo di un balletto di I. Stravinskij (rappresentato per la prima volta nel 1913). b. Festa solenne per commemorare la fondazione e la consacrazione di una chiesa, o il santo patrono di un paese, durante la quale, accanto alle manifestazioni religiose, hanno generalmente luogo la fiera, il mercato e festeggiamenti varî: per le strade c’era aria di festa, di s. paesana. 2. estens. a. Festa popolare, che si svolge in un paese o in un rione e sim. per celebrare un avvenimento, e soprattutto un raccolto, un prodotto: la s. dell’uva, del vino, del pesce; la s. del carciofo a Ladispoli. Con uso fig., poco com., in contesti in tono iron., per lo più in funzione di predicato: un arredamento che è la s. del cattivo gusto; fatti e vicende della vita cittadina che costituiscono la s. del malcostume e della corruzione. b. Solenne commemorazione civile e patriottica, anche attraverso scritti letterarî, di gesta eroiche o di eroi nazionali: l’ispirazione che è necessaria per la solenne sagra della Patria (Pascoli); la s. dei Mille. c. Sagra musicale umbra, istituzione musicale fondata nel 1937 a Perugia con lo scopo di organizzare annualmente una serie di esecuzioni di musica religiosa (ma non esclusivamente di chiesa).