saddamista
s. m. e f. e agg. Sostenitore di Saddam Hussein; di Saddam Hussein. ◆ Dopo quelle che, ormai, sembrano diventate le scaramucce di Falluja, la decisione americana è stata quella di attaccare Samarra, che assieme a Ramadi, forma il triangolo sunnita, roccaforte della resistenza irachena che vede la presenza di nazionalisti, ex saddamisti e molti stranieri che girano intorno al nome di Abu Musab al-Zarqawi, fantomatico leader della cellula irachena di Al Qaeda e responsabile di numerosi rapimenti e attentati, tra cui quello di giovedì a Baghdad in cui sono morti 34 bambini. (Giornale di Brescia, 2 ottobre 2004, p. 2, In primo piano) • sciiti e curdi, avvantaggiati dal nuovo corso democratico hanno visto nelle elezioni il modo di marcare il passaggio a una nuova epoca, quella segnata non solo dalla fine del dispotismo saddamista, ma anche dall’uscita dei sunniti – minoranza, seppure ampia del popolo iracheno – dalla stanza dei bottoni. (Giovanni Orfei, Arena, 31 gennaio 2005, p. 1, Prima pagina) • Lavoro di una «coalizione di terroristi e saddamisti», ha accusato il premier Nuri al Maliki, il cui ennesimo annunciato piano per la sicurezza nella capitale stenta a partire. (Gazzetta del Mezzogiorno, 23 gennaio 2007, p. 16, Esteri).
Derivato dal nome proprio Saddam (Hussein) con l’aggiunta del suffisso -ista.
Già attestato nella Repubblica del 5 ottobre 1991, p. 10, Commenti (Alberto Jacoviello).
V. anche antisaddamista.